Nuova Porsche Cayenne, lusso e sportività crescono insieme

La nuova Porsche Cayenne, la terza generazione del modello più importante degli ultimi 14 anni della Casa di Zuffenhausen, è più potente, raffinata, tecnologica e sportiva che mai. Costruita su una nuova piattaforma, la MLB del Gruppo Volkswagen, beneficia però delle cure degli ingegneri Porsche, i quali, lavorando sul setup delle sospensioni, dello sterzo, del cambio e delle sospensioni, nelle prime due generazioni sono riusciti a conferire un comportamento da vera Porsche e distante anni luce da quello di Audi Q7 e VW Touareg, con cui ha sempre condiviso il pianale. Non c’è motivo di dubitare che anche stavolta sarà così: ve lo diremo presto, quando la guideremo in anteprima internazionale, dopo il Salone di Francoforte. Per il momento sappiamo che di sicuro, al lancio, saranno disponibili due motori V6 2.900cc: il turbo da 340 CV (40 in più di prima) della versione “base” e il biturbo da 440 CV della Cayenne S (+20 rispetto a prima), per 265 km/h di velocità massima e – con lo Sport Chrono Package – uno 0-100 km/h in meno di 5 secondi; 5,2 secondi senza. Le dimensioni? Aumenta di 6 cm la lunghezza, per un totale di 4,92 metri, cala l’altezza di 9 mm, mentre resta invariato il passo a quota 2,9 metri. Quanto ai prezzi, in Germania partono da 74.828 euro per la Cayenne e da 91.964 per la Cayenne S.

Si ispira alla 911

No, non vi arrabbiate voi che amate la 911: “lei” resterà per sempre un’altra cosa. Tutta un’altra storia. Ma se c’è un SUV che si avvicina al concetto di guida di un’auto sportiva, questo è sicuramente il Cayenne, raggiunto qualche anno fa dal fratello minore Macan. Bene: con la terza generazione in Porsche giurano di aver ulteriormente migliorato la dinamica. Come? Tagliando il peso di 65 kg, innanzitutto, grazie all’utilizzo misto di acciaio e alluminio per il telaio. E poi offrendo, per la prima volta nella storia del modello, pneumatici posteriori più larghi di quelli anteriori e da minimo 19” di diametro (il che avvicina, anche visivamente, la macchina a una sportiva), oltre alle ruote dietro sterzanti di serie su tutta la gamma, a vantaggio dell’agilità nel misto stretto e della stabilità sul veloce. Non mancano ovviamente le sospensioni elettroniche con ammortizzatori a tre camere d’aria (optional), il Porsche 4D Chassis Control e il controllo elettronico del rollio.

Va meglio dappertutto

E l’offroad? Ammesso che a qualcuno interessi, in Porsche giurano che la nuova Cayenne non ha nulla da invidiare alla vecchia (che non se la cavava per niente male). Il merito è in buona parte del nuovo cambio Tiptronic S, automatico a 8 rapporti, che non solo offre tempi di risposta brevissimi ma anche una scalatura delle marce rivista, con quelle basse (prima e seconda) più corte, per superare i passaggi più difficili in offroad. Quanto alla trazione, ovviamente integrale, è affidata alla gestione del Porsche Traction Management, che varia le proprie strategie di ripartizione anche in base al setup prescelto: asfalto, fango, sabbia, roccia.

Nuovi freni, una prima mondiale

Si chiama Porsche Surface Coated Brake (PSCB) ed è un nuovo trattamento dei materiali che la Casa tedesca ha lanciato, per la prima volta al mondo, sulla Cayenne, e che probabilmente allargherà anche ad altri modelli della gamma. Di cosa si tratta? Di tradizionali dischi in ghisa, ma con un rivestimento in tungsteno che aumenta il grip e diminuisce le polveri che si generano tra disco stesso e pastiglia durante le frenate. Disponibile come optional, ma il top di gamma resta l’impianto carboceramico PCCB, PSCB si riconosce perché le pinze sono colorate di bianco e si può avere solo con cerchi da 20 e 21 pollici.

Lusso, hi-tech e spazio a volontà

Su tutto spicca lui, una volta che si aprono le portiere: lo schermo touch da 12,3″ full HD. Quanto al sistema di infotainment, è il Porsche Communication Management (PCM) lanciato sull’ultima Panamera, che comprende tantissime funzionalità avanzate, tra cui: comandi vocali di ultima generazione, Porsche Connect Plus per connettersi a Internet. Il Porsche Advanced Cockpit – la strumentazione digitale e completamente personalizzabile – dà un ulteriore tocco hi-tech e tanta leggibilità in più, anche se lo schema di base resta quello di ogni Porsche, con contagiri al centro e tutto il resto ai lati. Altro elemento che risalta è la riduzione dei tasti fisici a favore di quelli a sfioramento, mentre i sistemi di sicurezza attiva abbondano: ci sono il Night Vision, il Lane Change Assist, il Lane Keeping Assist con riconoscimento dei cartelli stradali, l’assistente per la marcia nel traffico, il sistema di parcheggio automatico, Surround View e, ovviamente, il cruise control adattivo con frenata automatica di emergenza.

Share this Post!

About the Author : admin

0 Comment