Ford Ka+ restyling, ora è anche “mini-SUV” Active
A volte bastano pochi tocchi per migliorare il look di un’auto. Se i designer di Ford siano riusciti nell’intento, se cioè la Ka+ migliorerà i propri dati di vendita (non entusiasmanti, almeno in Italia: nel 2017 è rimasta fuori dalla top 10 del segmento A e del segmento B) grazie al restyling lo sapremo solo tra un po’. Di sicuro, per non lasciare nulla di intentato, Ford allarga la gamma all’allestimento Active: chi conosce Ford sa che si tratta di una piccola trasformazione in chiave SUV.
Si alza e mette su muscoli
Active dunque: la trazione rimane rigorosamente anteriore (la Active non si mette in competizione con Fiat Panda 4×4 e Suzuki Ignis), ma l’aspetto cambia in virtù di due piastre in color alluminio nella parte inferiore dei paraurti, i quali a loro volta hanno porzioni più ampie in plastica nera. Dello stesso materiale è il contorno a protezione dei passaruota, mentre l’assetto si alza di 2,3 cm e la carreggiata anteriore è leggermente più larga. Finiture specifiche differenziano anche l’interno, mentre la Ka+ “normale” beneficia, tra le altre cose, di paraurti ridisegnati e di profili cromati attorno alla griglia anteriore e nella parte al di sotto dei fendinebbia.
SYNC3 con Android Auto e Apple CarPlay
Pensata principalmente per la città (ma non solo), la Ka+ si aggiorna anche laddove era rimasta un po’ indietro rispetto alle sue “sorelle”: l’infotainment. Ecco dunque il SYNC3 con comandi vocali avanzati e schermo a colori da 6,5” e integrazione con Android Auto e Apple CarPlay. Confermata invece l’assenza, anche tra gli optional, dei sistemi di assistenza alla guida come la frenata automatica d’emergenza, che invece diverse sue rivali ormai offrono da tempo.
Motori turbo, diesel e benzina
La gamma italiana è ancora da definire, quindi quella che segue è l’offerta per Germania e UK: tra i motori a benzina spicca il nuovo 1.200 Ti-VCT a 3 cilindri, i cui dati relativi a prestazioni e consumi sono ancora in fase di omologazione, ma dovrebbe attestarsi intorno ai 114 g/km di CO2 a fronte di un 10% in più di coppia tra 1.000 e 3.000 giri rispetto al 1.200 Duratec attualmente in vendita.
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