Porsche Mission E avrà delle “sorelle”
La Mission E non sarà sola. Un po’ come la Panamera, che esiste in versione “standard” e Sport Turismo, anche la futura berlina elettrica avrà delle declinazioni. Le intenzioni di Porsche per quello che riguarda il futuro sono tematica sensibile non solo agli appassionati del marchio, ma a tutti quelli che hanno a cuore le auto sportive e, in generale, il piacere di guidare. A completamento di quanto rivelato in occasione dei 70 anni della 356, la Casa tedesca ha fornito ulteriori dettagli sulla destinazione futura delle risorse. Come prevedibile, l’elettrificazione della gamma è la protagonista assoluta.
Un impegno raddoppiato
La decisione di mettere così tanti soldi (il doppio rispetto a quanto stanziato finora) sull’elettrificazione della gamma è stata deliberata dal consiglio di amministrazione, come ha spiegato Oliver Blume, Chairman dell’Executive Board of Porsche: “Accanto al programma di sviluppo dei nostri modelli tradizionali con motore a combustione, abbiamo intrapreso questa strada di sviluppo per il futuro”. Dal punto di vista qualitativo, tre milioni sono destinati all’acquisto di asset, cioè di strumenti materiali, mentre l’altra metà è riservata alla ricerca e allo sviluppo in senso stretto.
I dettagli del piano
Ma vediamolo più da vicino questo piano aggiuntivo di 3 miliardi messo sul piatto Porsche. Mezzo miliardo di euro è già stato destinato al progetto Mission E, in parte per finalizzare la realizzazione della vettura, in parte per svilupparne una gamma. Un milione circa andrà invece all’ibridizzazione e all’elettrificazione della gamma attuale; 700 milioni in nuove tecnologie come infrastrutture di ricarica e smart mobility, mentre qualche centinaio nell’espansione dei siti produttivi. A proposito di quest’ultimo aspetto, solo per la Mission E la Casa tedesca ha assunto 1.200 nuovi lavoratori.
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