Arval, nuovo car sharing aziendale

Non si ferma il boom del car sharing. Ad andare forte non è solo l’auto condivisa per i privati cittadini che prendono la vettura a noleggio dove vogliono in città e pagano in base ai minuti di utilizzo, ma anche le macchine a disposizione delle aziende. Fra le varie società che propongono questo servizio, c’è un colosso come Arval, del Gruppo BNP Paribas, e leader nel noleggio e gestione di flotte aziendali. Si chiama infatti Arval Car Sharing l’innovativa offerta di Corporate Car Sharing che permette alle aziende di massimizzare l’uso dei veicoli in flotta mettendoli a disposizione di tutti i propri dipendenti, sia per esigenze professionali sia per quelle personali. Attenzione: proprio la possibilità di combinare uso professionale e uso privato della vettura rappresenta il fattore distintivo dell’idea Arval, che aggiunge così un tassello fondamentale alla costruzione di un’offerta “full range” di noleggio.

Le aziende ci guadagnano perché…

Stando ad Arval, le aziende che sottoscriveranno Arval Car Sharing potrebbero ridurre i costi della mobilità aziendale fino al 20%, ottimizzando l’utilizzo dei veicoli in flotta e riducendo le spese di trasporto aziendale (taxi, ricorso al noleggio a breve termine, rimborsi chilometrici per i dipendenti). Cosa succede prima della sottoscrizione di Arval Car Sharing? La funzione Consulting di Arval Italia organizzerà con l’azienda degli “audit di mobilità”, per identificare la soluzione migliore da adottare e calcolare l’effettiva riduzione dei costi di mobilità che potrebbe derivare dall’attivazione del servizio di car sharing. Attraverso una piattaforma esclusiva di Arval, il fleet manager potrà gestire con la massima flessibilità i veicoli destinati al car sharing, i veicoli in pool o qualsiasi altro veicolo della flotta aziendale, così garantisce Arval. La piattaforma è completamente personalizzabile in base alle esigenze e nel rispetto delle regole previste dalla car policy aziendale del cliente.

I dipendenti ci guadagnano perché…

Sempre secondo Arval, per i dipendenti, Arval Car Sharing è semplice: effettuando la registrazione al servizio tramite App o sito web, potranno, con pochi semplici passaggi, avere a disposizione un veicolo aziendale, per le trasferte di lavoro ma anche per il tempo libero, direttamente disponibile nella sede di lavoro. Il dipendente potrà così usufruire di vetture sempre in perfetto stato, pagando solo l’effettivo utilizzo personale del mezzo, che siano minuti, ore o intere giornate, alle tariffe più competitive sul mercato. Nel caso di dubbi, i dipendenti avranno un contact center dedicato ad Arval Car Sharing attivo 24 ore su 24, 7 giorni su 7, supportando l’azienda e i suoi dipendenti, dalla prenotazione del veicolo, alla fatturazione, alla gestione operativa in caso di necessità.

Discorso di ampio respiro

Nel piano di sviluppo dell’offerta Arval Car Sharing (che arriverà a gestire 10.000 veicoli entro il 2020), è prevista, inoltre, l’implementazione di una rete capillare di Hub dedicati al car sharing in luoghi strategici o vicini alle sedi dell’azienda. Risultato, stando ad Arval: sarà possibile trovare l’auto adatta alle esigenze aziendali e dei dipendenti, rendendo così il car sharing un servizio disponibile, non solo nelle principali città, ma anche in aree extra urbane e in qualsiasi territorio sia presente un’azienda o un suo collaboratore.

Quanto costa

Arval Car Sharing sarà proposto sul mercato in offerta lancio con una tariffa di 5 euro mensili per ogni veicolo, costo che comprende l’installazione di un dispositivo sui mezzi per il loro monitoraggio e il software utilizzato per la loro gestione, più una “success fee” basata sul reale risparmio del costo totale di mobilità dell’azienda. Come per qualsiasi contratto di noleggio o di car sharing, ovviamente occhi puntati sulle clausole, specie quelle assicurative.

Share this Post!

About the Author : admin

0 Comment