Bosch e l’abitacolo senza distrazioni

Bosch sbarca al CES di Las Vegas 2018 con tante novità per il mondo dell’auto, non solo per facilitare le operazioni di ricerca del parcheggio, ma anche per migliorare la vita a bordo ripensando i sistemi di infotainment, rendendoli meno distraenti. Le auto moderne infatti sono si sempre più sicure, con sensori e telecamere ad animare differenti tipi di guida assistita, ma al loro interno hanno be ricchi di informazioni che rischiano di catturare troppo l’attenzione del guidatore. Secondo una ricerca dell’Allianz Center for Technology infatti “il 63 percento dei conducenti in Germania utilizza il proprio sistema di navigazione durante la guida, il 61 percento cerca stazioni radio e il 43 percento naviga attraverso complicati menu sui propri computer di bordo”. Troppo.

Una voce amica

La risposta di Bosch a tutto questo ha un nome: Casey. No, non è un ingegnere del colosso tedesco, ma un nuovo assistente vocale evoluto in grado di comprendere il linguaggio naturale. Niente più comandi quasi robotici del tipo “Naviga a Milano in via XX al numero XX”, facendo attenzione a scandire bene lettera per lettera. Casey infatti promette un’esperienza d’uso simile a quella delle colleghe Siri di Apple ed Alexa di Amazon, grazie all’uso dell’intelligenza artificiale in grado – ad esempio – di apprendere i percorsi abituali e settare i differenti parametri dell’auto a seconda del conducente e del tipo di tragitto. Le mani rimangono quindi ben fisse sul volante e lo sguardo sulla strada.

Un chip per comandarli tutti

Ancora più tecnologia che, secondo i progetti Bosch, non richiederà nuovi cablaggi o l’ennesima centralina montata chissà dove. Anzi: l’azienda tedesca sta progettando un unico computer che gestirà tutti i sistemi elettronici dell’auto. Così facendo ci sarà un solo centro di controllo centrale a orchestrare il funzionamento, senza doversi coordinare con altre unità. Una semplificazione strutturale che permetterà di diminuire i metri di cavi e lo spazio utilizzato dalle centraline che, attualmente, sono anche 15 all’interno di un solo modello. Così si diminuiranno anche peso e complessità hardware. Inoltre saranno anche più veloci gli aggiornamenti over-the-air (OTA), che permetteranno rinnovare il software come si fa attualmente con i nostri smartphone, semplicemente scaricandoli da internet.

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