Bosch, Vodafone e Huawei puntano alla guida autonoma

E’ la grande sfida per le generazioni future nel mondo dell’automotive. Anzi, a ben vedere, una delle due più grandi. Già, perchè da un lato l’automobile sta vivendo la rivoluzione – ancora in fase embrionale – della propulsione alternativa, elettrico o idrogeno che sia. La seconda sfida, per certi versi forse anche più complicata, riguarda senza dubbio l’evoluzione della guida autonoma, e qui il campo d’azione e d’intervento è evidentemente più grande. Sì perchè si tratta di un mondo i cui attori principali devono essere idealmente in grado di comunicare al meglio tra di loro, anche in quelle particolari e delicate fasi intermedie in cui uomini e macchine dovranno interagire. Sarà questa la grande sfida che, ad oggi, vede un livello raggiunto di Guida Autonoma pari al livello 3 su 5.

Parola d’ordine, comunicare

Dunque in base a quali canali e veicoli potrebbero comunicare le “macchine moderne”? La soluzione, o meglio, la tecnologia che Bosch, Vodafone e Huawei stanno sviluppando ha un nome: Cellular-V2K, una sigla il cui acronomo significa “Veichle to everything”. Messa così sarebbe la panacea a tutti i problemi, ed in effetti da quasi un anno le tre aziende stanno provando e cercando di sviluppare la tecnologia sul campo – per la precisione sull’autostrada A9 in Germania – utilizzando dei moduli di connessione 5G. Un supporto di comunicazione e feedback tramite rete cellulare, ad integrazione con quanto già presente in termini di aiuti alla guida sulle auto odierne.

Interazioni giornaliere

Tecnologie dunque come l’Adaptive Cruise Control, tanto per citarne una. D’altronde, la grande scommessa non è lo sviluppo di una tecnologia all’interno di un sistema chiuso e con variabili predefinite a cui applicare degli algoritmi predittivi “semplici”, quanto un sistema di comunicazione, di feedback, di analisi integrata tra tutte le variabili. Una “intelligenza artificiale” per utilizzare un termine spesso abusato. Dai test effettuati l’Adaptive Cruise Control, abbinato alla Cellular-V2X, è in grado di avvisare chi guida di un cambio di corsia immediato, o nel caso di una frenata con pericolo di impatto potenziale con l’auto che lo precede, può accelerare o frenare in autonomia. Questo grazie al continuo lavoro di connessione tra le auto presenti in strada. Una tecnologia che permetterà di ottenere informazioni utili, più generalmente, per quanto concerne la vita in auto di tutti i giorni, migliorando efficacia ed efficienza. Utopia? Probabilmente per il momento, ma la strada sembra tracciata.

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