Citroen Berlingo, si sdoppia con la terza generazione

Citroen rinnova la propria Berlingo, presentando ufficialmente la terza generazione di quel veicolo che, de facto, nel 1996 ha dato vita al segmento dei LAV, i leisure activity veichle, più comunemente definiti come ‘Multispazio’. Un progetto, negli ultimi tempi, aveva accusato un poco il peso degli anni: consumi più alti della media, capacità di carico inferiore agli avversari. Urgeva anche migliorare in termini di agilità di guida. Serviva insomma uno slancio ulteriore in quella strategia che già nel 2016 era stata presentata da Carlos Tavares fino al 2021. Detto fatto, ecco l’evoluzione attesa dagli appassionati del marchio del Doppio Chevron per un progetto che, nel 2017 era comunque vincente con le oltre 165.000 unità prodotte.

Nuova Piattaforma

Dunque in cosa si differenzia questa terza generazione? Tecnica e stile. Il parabrezza è stato portato più in avanti, affinandosi ad un cofano più alto e corto. Un risultato ottenuto grazie all’adozione della piattaforma EMP2 per la zona anteriore, piattaforma che, vale la pena ricordare, è ovviamente in comune con Peugeot 3008, Citroen C4 Picasso e Opel Grandland X. L’adozione della EMP2, ha comportato una riduzione dello sbalzo, ma anche una maggior “agilità” dal punto di vista dinamico, oltre alla possibilità di adottare linee e dettami stilistici più affini a quello che è il corso attuale della casa francese, con una zona frontale ora più “coerente” agli altri modelli della casa. Tecnicamente inoltre, la nuova piattaforma ha comportato un ottimizzazione del peso, ma sopratutto la possibilità di adottare gli aiuti alla guida di ultima generazione, come il regolatore di velocità adattativo, il freno di stazionamento elettrico o la telecamera di retromarcia, il Grip Control con l’Hill Assist o il controllo della stabilità del rimorchio che, per un mezzo del genere, risulta ancora più importante. Stilisticamente, aggiornamenti anche per quanto concerne il profilo, con fiancate ancor più lavorate, gli immancabili Airbump, divenuti oramai da anni elemento caratterizzante in termini di design e non solo di ‘sicurezza’ per la vita di tutti i giorni. Per quanto concerne le motorizzazioni, spazio ovviamente al nuovo 1.5 BlueHDi con cambio automatico EAT8 e il PureTech da 1.2 litri.

Due versioni

E’ indubbio però come una vettura del genere faccia dell’accessibilità, dello spazio interno, della fruibilità il suo credo più forte, al netto di concetti come stile e design che, seppur importanti, risultano accessori in questo caso. Partiamo dunque dalle misure: due a disposizione da 4,40 m e 4,75m, disponibile ognuna con 5 e 7 posti. La prima, la versione M ha dalla sua anche un passo di 2,78 metri. La nuova versione, definita XL, è dunque 35 cm più lunga con un passo pari a 2,97 metri. Ciò che comporta per un multispazio, al netto delle proprie porte scorrevoli, è dunque la capacità di carico e la sua modularità. Il nuovo Berlingo propone tre sedili posteriori separati con comandi Magic Flat. A scomparsa anche il sedile anteriore per il passeggero, questo per ottenere un pianale piatto con una lunghezza di carico che arriva fino a 2,70 metri per la versione M e di 3,05 metri per la versione XL. Lo stesso volume del bagagliaio è stato aumentato con una capacità pari a 775 litri nella versione M. Spazio sfruttabile anche attraverso i vari vani, 28 per l’esattezza, studiati per la vita di tutti i giorni, ed in grado di contenere un totale di 186 litri. La terza generazione di Citroën Berlingo vedrà la luce in anteprima mondiale al salone dell’automobile di Ginevra e commercializzata nel secondo semestre del 2018.

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