Coyote Nav+, l’infotainment “umano”

Quella di Coyote con Nav+ è una sorta di “sfida”, che merita di essere raccontata perché offre un valore aggiunto non da poco agli automobilisti. Premessa: i navigatori “appesi” in auto si usano ormai sempre di meno, superati dalle funzioni di navigazione sempre più precise di Google, che tutti – anche chi usa iPhone – hanno a portata di smartphone. I numeri di mercato parlano chiaro e dicono che gli automobilisti sono sempre meno interessati a questo genere di prodotto, ma forse lo si è messo da parte troppo in fretta, soprattutto se si fanno tanti km, si passano molte ore in auto e il telefono è anche prezioso strumento di lavoro.

Uno schermo in più che potrebbe essere molto comodo

Immaginate di essere in una città sconosciuta, state seguendo le indicazioni sullo schermo del telefono e vi arriva una chiamata: potreste non vedere la svolta e perdere tempo prezioso. Certo, direte voi, nel frattempo i sistemi di infotainment delle auto si sono evoluti, tanto anche, ed è vero. Però il parco circolante italiano è particolarmente vecchio e, anche avendo una macchina nuova, non è detto che le funzioni di navigazione e interfaccia col proprio smartphone siano molto avanzate. Ecco dunque che Nav+ si propone come perfetta soluzione “ponte”.

Una community prima che un navigatore

Seconda premessa prima di entrare nello specifico del prodotto: ve ne abbiamo già parlato in passato ma un ripasso vale la pena farlo. Coyote offre un prezioso servizio come quello della community. In pratica, tutti gli utenti della strada che aderiscono al servizio possono fornire preziose informazioni agli altri (nel raggio di 30 km), dalla localizzazione delle telecamere di rilevamento della velocità a pericoli contingenti come lastre di ghiaccio dietro a una curva, copertoni di camion in mezzo all’autostrada e tutto quello s può incontrare sulla propria strada. Un livello di interazione ben superiore, dunque, a quello cui tutti abbiamo accesso per esempio con Google: ogni automobilista dotato di smartphone, consapevole o meno, è infatti “puntino”, entità utile a Google per determinare dove e quando c’è un rallentamento, una vera e propria coda, etc. (sì, certo, l’obiettivo di Google è ben più commerciale, ma questo è un altro discorso).

Navigatore GPS connesso e assistente alla guida

I sistemi che danno la sveglia quando avvertono che la soglia d’attenzione del guidatore sta calando sono ormai piuttosto diffusi, ma Nav+ fa anche questo, nel caso la vostra auto non disponga di questo dispositivo di sicurezza. Non solo: grazie allo schermo da 5,5”, agli aggiornamenti “over the air”, alla cartografia Here (quella di Audi, BMW e Mercedes, per capirci), ma soprattutto grazie ai comandi vocali, potete usufruire delle varie funzioni in totale sicurezza. Inoltre, sono in previsione ulteriori servizi, come per esempio quello che avvisa sull’eventuale presenza di una curva pericolosa davanti a sé, invitando a rallentare. Il prezzo del Nav+? 349 euro. Costa invece 12 euro al mese l’abbonamento al “servizio community”. Soldi ben spesi, permetteteci di scriverlo.

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