Hyundai Nexo, guida (quasi) autonoma, a idrogeno

Della Nexo vi abbiamo già detto quasi tutto. Quasi perché solo nei giorni scorsi la Casa coreana ha svelato un aspetto di fondamentale importanza al suo progetto: la guida autonoma. O meglio, al guida assistita di livello 4 (su 5), che sperimenterà proprio su questo veicolo con l’obiettivo di metterla in commercio entro il 2021. Intanto, una flotta di 5 prototipi (tre Nexo e due Genesis G80) equipaggiati con tecnologia sperimentale ha coperto i 190 km tra Seoul e Pyeongchang, sede peraltro delle Olimpiadi invernali che inizieranno l’8 febbraio.

Totalmente autonoma nel 2030

Volgendo lo sguardo ancora più avanti, Hyundai ha già cerchiato in rosso un’altra data: il 2030. Entro quell’anno si pensa che il primo veicolo totalmente autonomo sarà nelle concessionarie (ammesso che tale canale di vendita esista ancora, tra 12 anni). Ma facciamo un piccolo passo indietro, un “ritorno al futuro” più vicino, in un certo senso: le 5 auto che hanno coperto i 190 km di cui sopra hanno toccato la velocità massima di 110 km/h (come consentito dalla legge coreana per questo tipo di veicoli), ma, soprattutto, hanno guidato in autonomia su strade aperte al traffico. Ecco perché questa sperimentazione è un passo avanti ulteriore rispetto a quanto già mostrato al Ces di Las Vegas, in cui l’ambiente di guida era decisamente più circoscritto.

Una prima mondiale

L’abbinamento tra la propulsione elettrica e la guida altamente assistita è una prima mondiale e rappresenta anche il modo di vedere il futuro del Costruttore sud coreano. Sì perché come già scritto altre volte, Nexo non è “solo” il SUV a idrogeno di Hyundai, ma un manifesto di ciò sarà il marchio dal punto di vista del design, della tecnologia, dell’integrazione tra il veicolo e l’ambiente esterno. A proposito di questo, i 5 veicoli sperimentali hanno sfruttato a fondo la tecnologia 5G per “dialogare” con l’infrastruttura ed essere costantemente informati sull’ambiente circostante, anche oltre quello che telecamere e sensori possono vedere. Tradotto: mediante sensori esterni installati ai bordi della strada e l’nterpolazione dei dati con le mappe, il cervellone elettronico era sempre nelle condizioni ideali per decidere il da farsi.

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