Lamborghini Urus, il SUV più veloce
Prendete il SUV più sportivo e veloce che vi viene in mente, una Lamborghini Huracan e mescolate il tutto per avere la Urus, il super SUV italiano che con i suoi 650 CV e 305 km/h vuole diventare il punto di riferimento di questa ristretta categoria. Le forme da supercar a ruote alte ci sono tutte, così come la trazione integrale, le quattro ruote sterzanti della Aventador S e un tempo di appena 3,6 secondi per toccare i 100 km/h, tutte doti che la rendono da subito protagonista assoluta, anzi un gradino sopra gli altri super SUV. A suo favore la Lamborghini Urus ha proprio il fatto di essere stata progettata e costruita senza compromessi, con l’ambizioso obiettivo di essere la più sportiva fra i SUV, con la tecnologia più evoluta e una meccanica poderosa. Disponibile per ora in un unico allestimento con motore 4.0 V8 biturbo da 650 CV e 850 Nm, un peso inferiore ai 2.200 kg e un rapporto peso/potenza record di 3,38 kg/CV, la Lamborghini Urus è già ordinabile ad un prezzo di listino di 206.000 euro, IVA inclusa, mentre le prime consegne ai clienti sono previste per la primavera 2018.
Un mix di stile fra presente e passato
La cosa che salta subito agli occhi nella Urus è il trattamento delle superfici metalliche e vetrate tipico delle supercar e non certo dei SUV, ovvero due terzi carrozzeria e un terzo cristalli, cosa che la rende unica nel panorama dei “ruote alte”. La prima cinque posti di Lamborghini, che fra l’altro è anche la prima turbo del Toro, sfoggia uno stile esterno che riassume un po’ tutta la storia del marchio di Sant’Agata Bolognese, dalla Miura alla Aventador, passando per le linee tese e spigolose della Countach, ma con prese d’aria anteriori dalle dimensioni inedite, fari a LED con sagoma a Y, la linea di cintura alta e crescente verso la coda alta. Il tetto basso (1.63 metri di altezza) e spiovente al posteriore si sposa con i passaruota esagonali – altro elemento stilistico Lamborghini che torna in molti dettagli – riempiti da cerchi da 21″ o 23″, lo splitter frontale e altri accorgimenti che ottimizzano l’aerodinamica e aumentano la deportanza per incollarla al terreno. Le misure base della Lamborghini Urus parlano di una lunghezza di 5,12 metri con una larghezza di ben 2,01 metri e un passo di 3 metri.
Cinque posti o quattro, ma sempre Lamborghini
Fa strano vedere una Lamborghini con più di due sedili, eppure dentro la Lamborghini Urus c’è un ambiente (a 5 posti) comunque familiare ai cultori della Casa del Toro. L’immancabile cruscotto orientato verso il guidatore fa il paio con una serie di comandi pensati per essere intuitivi e di rapido utilizzo, primo fra tutti l’infotainment LIS III composto da due schermi touch in plancia che sovrastano il “Tamburo” che gestisce tutte le funzioni di bordo. Anche l’impianto audio è all’altezza del mezzo, soprattutto se si sceglie il Bang & Olufsen con audio 3D da 1.700 Watt di potenza e 21 altoparlanti. I sedili anteriori elettrici su 12 posizioni e riscaldabili possono essere sostituiti da quelli a 18 regolazioni con ventilazione e massaggio, mentre la seduta posteriore è di serie a tre posti e optional a due, con schienale ribaltabile per ampliare la capacità del bagagliaio compresa fra i 616 e i 1.596 litri. I rivestimenti possono essere in pelle, pelle e Alcantara e anche bicolore. Il portellone elettrico può essere azionato anche con il solo movimento del piede sotto il paraurti posteriore e il carico è facilitato dall’abbassamento del piano di carico Easyload Assist.
Ruote da 23″ e dischi freno da 17,3″ la dicono lunga
La parte più “succosa” della Lamborghini Urus resta però quella meccanica che promette di offrire prestazioni mozzafiato sia su strada che in offroad. Alla base di tutto c’è il motore V8 Twin-scroll biturbo benzina di 3.996 cc con angolo di 90° fra le bancate che sviluppa 650 CV a 6.000 giri/min e una coppia massima di 850 Nm fra 2.250 e 4.500 giri/min, montato in posizione ribassata per abbassare il baricentro e con una potenza specifica di 162,7 CV/litro. Il cambio automatico a 8 marce con convertitore di coppia è ottimizzato per la Urus, mentre la trazione integrale si basa su un differenziale centrale autobloccante Torsen con una ripartizione della coppia motrice 40/60 sugli assi anteriore/posteriore indipendenti, con una coppia dinamica massima del 70% davanti o dell’87% dietro. Il differenziale posteriore permette poi di trasferire in maniera istantanea la potenza a ogni singola ruota e migliorare così l’agilità in curva e riducendo lo sforzo dello sterzo. Come sulla Aventador S c’è sulla Urus il sistema sterzante posteriore con angolo di +/- 3,0 gradi, in controfase a bassa velocità e in fase a velocità superiori per garantire la migliore dinamica di guida. Il già citato Tamburo gestisce invece tutti i sistemi dinamici della Urus, dalle sospensioni pneumatiche Anima fino alle modalità Strada, Sport, Corsa, Neve, Terra e Sabbia. L’impianto frenante carboceramico vanta poi i dischi più grandi e potenti sul mercato che misurano 440×40 mm davanti (17,3″) e 370×30 mm dietro con pinze a 10 pistoncini davanti e 6 pistoncini dietro alloggiati dentro a cerchi da 21″ o 23″ che calzano pneumatici Pirelli P Zero fino a 285/35 R23 davanti e 325/30 R23 dietro.
0 Comment