Honda CR-V, ibrida e a 7 posti

Lo guardi e capisci subito che “casa sua” sono gli Stati Uniti d’America, nonostante la versione per l’Europa del nuovo CR-V (il SUV più venduto al mondo, grazie proprio ai numeri da record negli USA), presentata al Salone di Ginevra sia leggermente diversa. Non cambia però la sostanza, fatta di abbondanti cromature sparse ovunque e, soprattutto, di forme volutamente non muscolose. Certo non mancano i passaruota bombati e un accenno di spoiler posteriore, eppure si percepisce chiaramente come i designer non abbiano cercato la sportività delle forme e, allo stesso modo, abbiano sposato la linea della continuità con il CR-V attualmente in commercio. Tutto nuovo è invece il progetto, come dimostrano, tra le altre cose, la possibilità di scelta dei 7 posti e, per la prima volta in Europa per uno Sport Utility Honda, della motorizzazione ibrida.

Ancora più spazio

Uno dei punti di forza della CR-V, da sempre, è lo spazio. Honda ha voluto enfatizzare questa caratteristica offrendo, come scritto sopra, la possibilità di avere 7 sedili: tutto nasce dal passo allungato e dalle carreggiate allargate (anche se Honda non ha ancora comunicato di quanto), che hanno permesso anche di ricavare cm in più per gli occupanti e per il vano di carico. A proposito di bagagliaio, offre il piano regolabile su due livelli, la regolazione dell’altezza di apertura del portellone e la possibilità di abbattere e “annegare” schienali e seduta dei sedili posteriori con una leva. Molta attenzione è stata posta al disegno delle portiere posteriori, con ampio angolo di apertura e profilo molto “scavato” nella parte bassa per agevolare l’ingresso dei passeggeri della terza fila. Rivisto inoltre il design della plancia, nella quale spiccano due schermi da 7” e i comandi razionalizzati (la facilità d’uso non è una delle doti migliori di Honda, vedremo come andrà con questa nuova impostazione).

Cresce l’efficienza dei motori

Se si parla di efficienza, è d’obbligo cominciare dall’ibrido, il primo per un SUV Honda in Europa. Si chiama Honda’s Intelligent Multi Mode Drive (i-MMD) e comprende un 2.0 benzina i-VTEC a ciclo Atkinson e due motori elettrici, che trasmettono il moto alle ruote non attraverso un classico cambio, bensì con un ingranaggio monomarcia che assicura un trasferimento di coppia vellutato; un sistema non lontano, concettualmente, da quella dell’ibrido Toyota. Sotto il cofano della CR-V arriva anche il 1.500 benzina VTEC turbo da 182 CV della Civic, abbinato al cambio manuale a 6 marce o al CVT a variazione continua. Sia l’ibrido sia il benzina “puro” sono disponibili sia a trazione anteriore sia 4×4 con Real Time AWD with Intelligent Control System, che normalmente manda coppia alle sole ruote anteriori e, quando si verifica un pattinamento, ne invia anche all’asse posteriore. Al lancio (autunno 2018), sarà disponibile solo il 1.500; l’ibrido a inizio 2019 e, più avanti, probabilmente anche altri motori.

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